ALBERO – Elemento che, attraverso un foro nella carrure, permette il collegamento meccanico tra la corona e il movimento. L’albero trasmette il moto necessario per caricare manualmente la molla e per spostare le lancette.
ALTERNANZA – E’ lo spostamento in una sola direzione compiuto dal bilanciere durante il funzionamento, dall’inizio alla fine del moto. Le due alternanze, con ritorno del bilanciere allo stato di partenza, fanno una oscillazione completa. Nella moderna orologeria quasi tutti i bilancieri funzionano a 28.800 alternanze/ora.
ANALOGICO – Viene cosi’definito un orologio che mostra l’ora mediante le lancette, questo perché per decifrare l’indicazione si deve procedere “per analogia”, comparando in uno schema mentale gli spazi percorsi dalle lancette, senza una indicazione diretta dei numeri che compongono l’ora esatta.
ANCORA – Struttura fondamentale del movimento meccanico dell’orologio, di forma simile ad un ancora marina, ha due leve che si inseriscono nei denti della ruota di scappamento. E’ realizzata solitamente in ottone o in acciaio.
ANGLAGE – Operazione che consiste nel tagliare l’angolo vivo di un ponte o nell’arrotondare il bordo di un foro. Viene effettuato su movimenti di qualità.
ANSA- Parte della cassa con l’attacco per il cinturino.
ANTIMAGNETICO – Viene cosi’ definito un orologio il cui movimento e’ dotato di spirale realizzata in materiale che non subisce influssi magnetici.
ANTIURTO – Dispositivo elastico presente sui rubini del bilanciere che consente di ammortizzare eventuali urti, salvaguardando l’integrita’ dell’asse del bilanciere. Nell’attimo dell’urto l’energia viene pertanto assorbita dalla molla, salvaguardando l’integrita’ dell’asse. Dalla forma della molla è possibile risalire al tipo di antiurto montato (Incabloc, Kif, Shock-Resistant etc).
ARDIGLIONE – L’ardiglione è una punta in metallo articolata che penetra in un foro del cinturino in pelle e si blocca sulla fibbia. Di questo dispositivo è dotata la maggior parte dei cinturini. In orologeria si parla quindi di cinturino con fibbia…
ASTROLABIO – E’ uno strumento per misurazioni astronomiche che consente di determinare su una superficie piana la posizione del sole e delle stelle principali. Consente di determinare l’ora sia di giorno che di notte.
AUTOCOMPENSATRICE – Spirale realizzata in particolari leghe di acciaio che non subiscono influssi dovuti al variare della temperatura. Sono di questo tipo tutte le spirali degli orologi moderni.
AUTOMATICO – Movimento meccanico dotato di un sistema che consente una continua ricarica legata al movimento dell’orologio portato al polso. Una massa eccentrica a forma di mezza luna, che per gravità ad ogni minima oscillazione dell’orologio tende sempre a ruotare verso il basso, è collegata ad ingranaggi che trasmettono questa rotazione al bariletto di carica ed alla relativa molla.
AZZURRAMENTO – Azione di scaldare un pezzo in acciaio lucido fino a che la superficie diventi blu.
BARILETTO – Scatola cilindrica “A” contornata da un bordo sul quale è ricavata la dentatura della prima ruota dell’orologio, la ruota di carica. La scatola è chiusa da un coperchio “B” e gira attorno all’albero del bariletto. Contiene la molla motrice attaccata alla parete interna del bariletto con la brida ed all’albero del bariletto con il coquillon. La ruota di carica ingrana con il primo pignone del ruotismo posto sulla ruota dei minuti. Il bariletto gira lentamente, compiendo una intera rotazione in circa 6/8 ore.
BASCULA – Leva che può muoversi attorno ad un suo centro di oscillazione e che è fornita di uno o più bracci; nell’orologio semplice ve ne è una nel meccanismo di carica e di messa all’ora.
BATTERIA – Chiamata anche pila, e’ l’accumulatore che fornisce l’energia elettrica necessaria per il funzionamento di un movimento al quarzo. Normalmente la batteria ha una autonomia minima di 2-3 anni.
BILANCIERE – Dispositivo collegato alla spirale che genera la marcia dell’orologio. Il suo moto oscillatorio è indice di riferimento per la valutazione della qualità e della precisione del movimento.
BRACCIALE – Elemento che consente di allacciare al polso l’orologio quando questo è realizzato in metallo. Il bracciale e’ molto piu’ robusto e duraturo di un cinturino in pelle, ma anche piu’ costoso.
BRIDA – Tratto di molla che ha la funzione di mantenere collegata l’estremità della molla stessa alla parete del bariletto: questo collegamento può essere fisso o a slittamento. Nel primo caso la funzione della brida è solo quella di far svolgere la molla nel modo più concentrico possibile all’albero del bariletto evitando spinte laterali, nel secondo caso anche di far slittare l’adesione della molla sulla parete del bariletto in modo da evitare una sua sovratensione. La brida a slittamento è impiegata nei bariletti degli orologi automatici.
BRUNITURA – (O PIVOTTATURA) Procedimento di accurata lucidatura dei perni degli organi rotanti dell’orologio. Ha la finalità di ridurre l’attrito dei perni nei fori nei quali ruotano e quindi la loro usura. Per essere efficace, deve essere condotta su perni dai quali siano state precedentemente eliminate le eventuali asperità.
CABOCHON – In gioielleria viene cosi’ definito il taglio arrotondato, e non sfaccettato, di una pietra. Alcune case tradizionalmente sono solite guarnire la corona con pietre cabochon, spesso zaffiri.
CALENDARIO – E’ la funzione che permette di visualizzare sul quadrante la data, cioe’ il numero del mese.
CALENDARIO COMPLETO – Orologio che oltre alla data fornisce anche il giorno della settimana, il mese e, qualche volta, le fasi di luna.
CALENDARIO PERPETUO – Orologio che non solo fornisce i dati del calendario completo (data, giorno, mese e fasi di luna), ma che è dotato di un dispositivo meccanico che permette al movimento di passare autonomamente dal 30 al 1° nei mesi opportuni, di passare dal 28 Febbraio al 1° Marzo e di “riconoscere” il 29 Febbraio negli anni bisestili.
CALIBRO – Termine con cui viene indicato un movimento e che ne identifica tipologia e caratteristiche tecniche in base al nome della manifattura che lo realizza e al numero di identificazione.
CAMPANA – Elemento presente nei movimenti meccanici dotati di suoneria il cui scopo e’ quello di esaltare tonalita’ e livello sonoro dei rintocchi o del trillo. In genere oggi si utilizzano maggiormente i gong anulari.
CARRE’ – In francese vuol dire “quadrato”: con questo termine si definiscono le casse di orologio a forma quadrata. La cassa carré è realizzata con spigoli vivi, la cassa carré galbé indica una forma quadrata ma con i quattro lati bombati, infine la cassa carré cambré indica che solo gli spigoli sono arrotondati.
CARRURE – Elemento portante della cassa in cui e’ alloggiato il movimento. E’ la parte centrale, quella con le principali funzioni strutturali, da cui dipende in gran parte la robustezza dell’orologio. Su di essa troviamo le anse, il foro di passaggio per l’albero, la corona, gli eventuali pulsanti, l’alloggiamento del movimento, la lunetta portavetro ed il fondello.
CASSA – Telaio dell’orologio, la cassa è l’insieme delle parti che formano la parte esterna dello stesso ed al cui interno e’ alloggiato il movimento. Solitamente e’ realizzata in tre parti (carrure, fondello e lunetta) oppure in sole due parti (carrure e fondello). Interposte tra ognuna delle parti troviamo le guarnizioni, che impediscono l’entrata di polvere e acqua.
CASTONE – Alloggiamento del rubino sul ponte del movimento. Dalla sua fattura dipende una componente significativa del costo complessivo del movimento, ma anche della sua riparabilità.
CERAMICA – Uno dei materiali più utilizzati per la realizzazione della cassa di un orologio.
CINTURINO – Realizzato in diversi materiali (pelle, acciaio, oro, nylon) è la parte che lega la casa dell’orologio al polso. La chiusura del cinturino avviene quasi sempre mediante una fibbia, ma non mancano esempi di cinturini abbinati alla chiusura deployante.
COMPLICAZIONE – Con questo termine si indica una qualsiasi funzione aggiunta al movimento meccanico base, che è in grado di segnare la sola ora.
CONTATORE – Definizione di ogni piccolo quadrantino supplementare che nei cronografi indica lo scorrere dei minuti o delle ore cronografiche.
CORONA – E’ l’elemento posizionato all’estremita’ dell’albero di carica grazie al quale e’ possibile caricare il movimento meccanico, in posizione normale, e rimettere l’ora, in posizione estratta, anche in caso di movimento al quarzo. In alcuni casi, poi, in posizione intermedia e’ possibile regolare il datario o una eventuale lancetta per l’indicazione di un secondo fuso orario.
CORRETTORE – Piccolo pulsante presente sulla carrure degli orologi dotati di calendario completo o perpetuo e necessari per la correzzione singola dei dati espressi dal calendario.
C.O.S.C. – Sigla che indica il Controle Officiel Suisse des Chronomètres, l’ente svizzero autorizzato a rilasciare il Certificato di Cronometro. Dopo giorni e giorni di osservazione e dopo aver superato una serie di prove a posizioni e temperature differenti il C.O.S.C. rilascia un attestato che indica la precisione raggiunta da un determinato movimento: solo in questo caso il costruttore può fregiare il proprio orologio con il titolo di Cronometro scritto sul quadrante.
CROMATURA – Trattamento elettrogalvanico grazie al quale un metallo base, in genere ottone o ferro, viene ricoperto da uno strato di cromo per ottenere un effetto estetico migliore e per proteggere la superficie metallica dalla ossidazione.
CRONOGRAFO – Orologio che, grazie ad un particolare meccanismo interno, consente una misurazione della durata di un evento. I cronografi dotati di movimento meccanico hanno una serie di ruote supplementari che, mediante un complesso gioco di leve, si agganciano al normale treno degli ingranaggi del movimento. Nei modelli con movimento al quarzo, invece, tutto è governato da micro motori elettrici o più semplicemente solo dal minuscolo microprocessore elettronico che governa tutti i movimenti al quarzo complicati. Il cronografo è riconoscibile esternamente per la presenza dei pulsanti che comandano il meccanismo supplementare di misurazione del tempo trascorso.
CRONOMETRO – Viene così definito un orologio che supera le prove del Contrôle Officiel Suisse des Cronomètres, il COSC. Questo ente svizzero sottopone, su richiesta delle Case produttrici, un orologio dotato di movimento meccanico a molti giorni di prove, per controllarne la precisione e la costanza di marcia a posizioni e temperature differenti. Solo i modelli che non subiscono scarti maggiori ai dieci secondi al giorno possono poi fregiarsi del titolo di cronometro. Per ottenere il certificato, ogni singolo orologio deve essere sottoposto alle prove da parte del COSC e solo quelli che hanno superato l’esame possono scrivere sul quadrante il termine “Chronomètre”.
CUORE – Elemento delle ruote che supportano le lancette cronografiche, nei movimenti meccanici dotati di questa complicazione, che ne premette il ritorno a zero alla pressione dell’apposito pulsante. Proprio grazie alla forma “a cuore” di questo elemento, la leva a martello, premendogli contro, permette una rotazione delle lancette fino alla posizione di riposo, corrispondente allo zero sul quadrante.
CUSCINETTO – Organo che permette la massima riduzione degli attriti.
DEPLOYANT – Tipo di chiusura per bracciale o cinturino, formata da due parti incernierate che si aprono a libro e grazie alla quale è possibile indossare e togliere l’orologio in modo molto rapido.
DIGITALE – Porologio, movimento o quadrante che visualizza l’ora mediante numeri e non mediante lancette.
DISPLAY – Quadrante digitale in cui i numeri sono realizzati da particolari strutture cristalline che, se attraversate da debole corrente elettrica, tendono a orientarsi in un modo ben definito perdendo la loro trasparenza.
DIVER – Termine inglese con cui vengono definiti gli orologi subacquei.
EBAUCHE – (o Sbozzo) Indica il movimento in una fase non definitiva, che può essere acquistato da una casa orologiera per realizzare in proprio le finiture e le decorazioni che si desiderano, al fine di esaltarne qualità e personalizzazione tecnica. Oggi, però, le case acquistano nella maggioranza dei casi movimenti finiti e pronti per essere incassati (calibri ETA, Valjoux, Lemania, Frèdèric Piguet e altro).
EQUAZIONE DEL TEMPO=A causa della non perfetta circolarita’ dell’orbita terrestre, nell’arco di un anno esistono scarti minimi (alcuni minuti) tra quello che e’ il tempo solare reale e quello convenzionale sempre di 24 ore. Alcuni orologi, che visualizzano sul quadrante informazioni legate al calendario perpetuo, sono dotati anche di questa ulteriore complicazione, con una lancetta che mostra sempre la differenza tra tempo reale del sole e tempo convenzionale.
EQUILIBRATURA=Operazione di estrema precisione che viene effettuata sul bilanciere prima del suo montaggio nel movimento. Il bilanciere non deve mostrare squilibri, neppure minimi, sia in fase statica che dinamica, se si vuole avere una sicura precisione della scansione oraria. Anticamente per l’equilibratura si utilizzavano una serie di viti disposte lungo il perimetro dell’anello che compone il bilanciere stesso, mentre oggi con delle macchine computerizzate si preferisce asportare parti minime del suddetto anello in zone normalmente non visibili con il bilanciere montato.
FASI LUNARI=La maggior parte dei movimenti dotati di calendario perpetuo o calendario completo è in grado di mostrare anche le fasi lunari. Un ciclo completo lunare dura 29,5 giorni ed è utile conoscerne la fase per poter determinare anche lo stato delle maree o, in agricoltura, il momento piu’ adatto per piantare o raccogliere determinati prodotti. Il meccanismo delle fasi lunari è in genere formato da una ruota dentata, che prende l’impulso come si trattase di un datario per un avanzamento a cavallo della mezzanotte, e da un disco girevole posizionato sulla ruota al di sotto del quadrante su cui sono riportate agli estremi due lune (la ruota dentata, quindi, è calibrata per compiere un giro intero in 59 giorni). Grazie alla conformazione della finestrella da cui è visibile il disco, la luna riesce anche ad assumere la stessa forma nelle varie fasi con cui è visibile in cielo.
FIBBIA=Elemento formato da passante e ardiglione con il quale si bloccano e si regolano al polso le due estremità del cinturino. In genere la fibbia è realizzata in acciaio o in ottone cromato o placcato oro (in questi ultimi due casi è però causa di possibili allergie da contatto con la pelle), in abbinamento con il colore della cassa. Con cassa in oro o in platino la fibbia può anche essere realizzata degli stessi metalli preziosi.
FINESTRELLA=Apertura, in genere di forma rettangolare, realizzata sul quadrante per permettere la visualizzazione della data, del giorno della settimana, del mese o delle fasi di luna. Per rendere piu’ agevole la lettura del datario, spesso in corrispondenza della finestrella è anche posizionata una piccola lente d’ingrandimento.
FONDELLO=Parte posteriore della cassa da cui è possibile ispezionare o rimuovere il movimento. Il fondello puo’ essere fissato alla carrure ad incastro (chiusura a scatto), con viti (in genere da 4 a 8) o essere lui stesso avvitato (in questo caso per la rimozione si rende necessario l’utilizzo di chiavi speciali). Tra fondello e carrure è sempre posta una guarnizione in grado di rappresentare una barriera insormontabile per acqua e polvere. In genere il fondello è realizzato dello stesso metallo della cassa, ma in presenza di cassa in ottone o in materiali sintetici (plastica e altro) viene realizzato in acciaio.
FORMA – Vengono così definiti una cassa o un movimento quando non assumono la forma classica rotonda. Un orologio “di forma”, dunque, può essere rettangolare, quadrato (carré) o tonneau.
GABBIA – Elemento strutturale del tourbillon che supporta bilanciere, spirale, ancora, ruota di scappamento ed altri organi complementari del meccanismo dell’orologio. Può essere realizzata in acciaio o in titanio e deve garantire una assoluta equilibratura.
GHIERA – Anello, per lo più girevole, alloggiato sulla lunetta di un orologio, sul quale sono stampati o ricavati a rilievo la scala sessantesimale dei minuti o altre scale.
GIROMAX – Raffinato e moderno tipo di bilanciere sulla cui corona sono infilati, a dura frizione su appositi pernetti, dei cilindretti forati e tagliati: ruotando, ad esempio, il taglio verso l’interno si modifica il raggio di girazione, provocando ritardo. L’azione contraria provoca anticipo.
GLUCYDUR – particolare lega utilizzata nella costruzione dei volantini del bilanciere più pregiati.
GNOMONE – Uno dei primi apparecchi per misurare il tempo. E’ uno stilo perpendicolare al piano della meridiana. L’ombra che esso proietta sul piano serve a determinare l’ora.
GUILLOCHE’ – decorazione del quadrante effettuata attraverso l’incisione di disegni geometrici composti da linee che si incrociano ripetutamente formando una fitta trama, molto gradevole.
GMT – Orologi in grado di visualizzare sul quadrante l’ora dei 24 fusi orari, in genere facendo riferimento alla città più importante localizzata su ognuno dei fusi. Questi orologi vengono anche chiamati “ore del mondo”.
GONG ANULARE – Filo realizzato in una speciale lega di acciaio che negli orologi con ripetizione viene percosso da un martelletto per emettere i rintocchi sonori. Viene così definito perchè, per mancanza di spazio, in genere viene alloggiato in posizione circolare sul perimetro esterno del movimento. Dalla sua lunghezza dipende la nota musicale che è in grado di suonare.
GUARNIZIONI – Elementi indispensabili di tutti gli orologi moderni, le guarnizioni permettono di rendere stagna una cassa, impedendo ad acqua e polvere di entrare all’interno.
GUILLOCHE’ – Particolare incisione effettuata a mano con scopi decorativi sul quadrante di orologi di buon pregio.
INDICI – I dodici punti di riferimento posti sul quadrante per indicare le ore. possono essere di tipo a numeri arabi, a numeri romani o di forma geometrica. Tra i più diffusi troviamo anche quelli a barretta. Possono essere serigrafati (stampati) oppure applicati.
INVERTITORE – Elemento dei movimenti a carica automatica, che permette di tramutare il moto oscillatorio del rotore, ora in un senso ora nell’altro, in un moto indirizzato sempre in un unico senso di rotazione, così da poterlo trasmettere mediante ingranaggi al bariletto.
IMPERMEABILITA’ – Viene così definito un orologio dotato di cassa stagna all’acqua ed alla polvere. La normativa svizzera codifica le prove di laboratorio a cui va sottoposta una cassa per poter essere definita impermeabile. Vedi la voce WATER RESISTANT (“ètanche” in francese) e la nostra sezione sulla RESISTENZA ALL’ACQUA DEGLI OROLOGI
LANCETTE – Indicano l’ora su un quadrante di tipo analogico. In genere le lancette sono due, ore e minuti, ma ne può crescere il numero con altre indicazioni supplementari quali i secondi, il cronografo, la riserva di carica, il calendario completo o perpetuo. Le lancette possono essere a foglia, a bastone, Dauphine, Alpha etc. In genere sono realizzate in ottone.
LEVE – Parte dei meccanismi che sovrintendono il funzionamento di molte complicazioni orologiere, soprattutto il cronografo, il calendario perpetuo e la ripetizione: hanno lo scopo di trasferire un moto lineare (la pressione di un pulsante, per esempio) da una zona all’altra del movimento.
LINEA – Antica unità di misura denominata Linea francese (1 linea = 2,256 mm) con cui viene ancora oggi identificato il diametro di un movimento.
LUMINESCENTE – Viene così definito il materiale con cui vengono dipinti indici e lancette per permetterne una visione notturna.
LUNETTA – Elemento della cassa predisposto a trattenere il vetro. Negli orologi moderni spesso la lunetta è assente, con la carrure che si prolunga fino a farne le veci.
MANUALE – Viene così definito un movimento meccanico la cui carica deve essere garantita, in genere giornalmente, con ripetute rotazioni della corona.
MARTELLO – In orologeria due elementi assumono il nome di martello: quello preposto a battere su gong anulari negli orologi a ripetizione e quello più compiutamente detto “leva a martello” presente nei movimenti cronografici per azzerare le lancette alla pressione del pulsante apposito.
MASSA OSCILLANTE – (O ROTORE) Elemento a forma di mezzaluna dei movimenti automatici, che tende sempre a portarsi verso il basso per la forza di gravità e che tramuta in continui impulsi di carica i movimenti del braccio. Per rendere ancora più efficiente la carica, nei movimenti di grande pregio il rotore è in oro a 22 carati, metallo ancora più pesante dell’ottone e, quindi, più sensibile a movimenti anche minimi.
MILITARE – Categoria caratterizzata da grande leggibilità e portabilità. Un orologio militare si riconosce per la struttura sovradimensionata e per il quadrante nero con indici arabi e lancette luminescenti. I veri orologi militari hanno scritte sul fondello che ne attestano l’appartenenza a particolari corpi militari, ma oggi è diventato uno stile a sè.
MOLLA A COLLO DI CIGNO – E’ un sistema utilizzato in movimenti di grande pregio che prevede la racchetta trattenuta tra una molla di contrasto (dalla forma che ne ha dettato il nome) ed una vite per la regolazione di precisione. Il forte impatto estetico di questa realizzazione ha finito per superare, nella dizione comune, perfino l’importanza della vite stessa, che poi è quella preposta in realtà alla regolazione, al punto da far chiamare tutto il sistema semplicemente “a collo di cigno”.
MOLLA DI CARICA – Alloggiata nel bariletto, la molla di carica rappresenta il motore dell’intero sistema, quello che con la carica manuale o automatica immagazzina l’energia poi necessaria per il funzionamento del movimento.
MOVIMENTO – E’ il cuore dell’orologio, l’organo deputato a far marciare le lancette per segnare l’ora nel modo più preciso possibile. I movimenti in prima istanza si dividono in due grandi famiglie: al quarzo e meccanici. Quelli al quarzo a loro volta si dividono in analogici e digitali, mentre quelli meccanici in movimenti a carica manuale e movimenti a carica automatica. Un movimento meccanico si compone della platina e dei ponti (che ne compongono la struttura), dell’organo motore (la molla), dei ruotismi (dal bariletto alla ruota di scappamento), dello scappamento (bilanciere, ancora e ruota di scappamento), dell’organo regolatore (bilanciere e spirale) e dei ruotismi di messa all’ora e di ricarica.
NAVETTE – Sistema più economico, ed alternativo alla ruota a colonne, per la guida e la sincronizzazione dei movimenti delle leve cronografiche deputate al funzionamento di questa complicazione.
ORE DEL MONDO – Tipologia di orologio in grado di visualizzare sul quadrante i 24 fusi orari delle principali città mondiali di riferimento. In genere sono di due tipi, con anello girevole sulla fascia esterna del quadrante oppure con ghiera esterna da ruotare a mano per far corrispondere le ore con quelle segnate sul quadrante.
ORO – Metallo pregiato utilizzato spesso in gioielleria, con cui sono realizzate le casse degli orologi di gran pregio. Vanta caratteristiche di grande inattaccabilità da agenti esterni e di grande malleabilità.
OTTONE – Metallo formato dalla lega di rame e zinco, sufficientemente malleabile e resistente, al punto da essere largamente utilizzato in meccanica. In orologeria sono di ottone in genere i ponti del movimento e, in alcuni casi di orologi più economici, la cassa.
PLACCATO – Metallo trattato con bagno galvanico, in cui le molecole dell’anodo (il metallo che serve per la placcatura) si depongono sul catodo (il metallo che deve ricevere il trattamento) previo passaggio di corrente elettrica in un bagno di prodotti chimici. La più comune delle placcature è quella in oro.
PLATINA – Elemento principale della struttura di un movimento. E’ formato da un disco di ottone (per lo più rodiato o dorato) su cui sono ricavati con varie e complesse lavorazioni meccaniche gli alloggiamenti dei rubini, dei perni delle ruote e degli organi vari che formano l’intero movimento. Insieme alla platina, la struttura completa è formata anche dai ponti, che chiudono a sandwich dal lato opposto gli organi del movimento.
PLATINO – Metallo prezioso molto raro, di difficile lavorazione, che viene utilizzato per la realizzazione della cassa di orologi di altissimo pregio.
PLONGEUR – Termine francese con cui, secondo la normativa svizzera, possono essere definiti gli orologi subacquei che hanno superato determinate prove di resistenza ed impermeabilità.
PONTE – Elemento strutturale del movimento, deputato a trattenere e guidare i vari organi che lo compongono. Sui ponti sono alloggiati i rubini che supportano i perni delle ruote, in corrispondenza di altrettanti rubini dal lato opposto alloggiati sulla platina.
PULSANTI – Si tratta di organi di comando esterni alla cassa, grazie ai quali è possibile intervenire per far funzionare una determinato meccanismo del movimento.
QUADRANTE – E’ il “volto” di un orologio, uno dei primi elementi che colpiscono l’interesse di chi si appresta ad acquistarne uno e deve ancora decidere per la scelta. In genere è realizzato con una lastra di ottone stampata, ma non mancano esempi di orologi più preziosi con quadrante in metalli pregiati o decorati con smalti cloisonnè, il cui disegno è realizzato con un filo d’oro posato a mano ed i cui colori sono applicati più e più volte dopo ripetuti passaggi al forno, fino ad ottenere l’effetto di chiaro scuro o traslucido desiderato.
QUARZO – Movimento in cui la scansione temporale non è controllata da elementi meccanici, ma avviene attraverso un sistema che prevede la presenza di una fonte di energia elettrica (la pila), un circuito integrato che ne determina lo scorrere, un oscillatore al quarzo che vibra 32.768 volte al secondo ed un motore elettrico, comandato dal sistema, che fa avanzare le lancette.
RACCHETTA – Elemento presente nel movimento meccanico, grazie al quale è possibile regolare la velocità di oscillazione del bilanciere e, quindi, far avanzare o ritardare a piacimento la marcia del movimento, per regolarlo al meglio.
RATTRAPPANTE – Particolare tipo di cronografo, di elevata raffinatezza tecnica, che permette la misurazione di due eventi in contemporanea o di rilevare un tempo intermedio.
REGOLATORE – Particolare categoria di orologio con il quadrante delle ore decentrate su un piccolo quadrante separato, al fine di rendere più agevole la lettura precisa dei minuti e dei secondi, senza possibili sovrapposizioni delle lancette.
REGOLO CALCOLATORE – Vero e proprio piccolo calcolatore meccanico, formato da una doppia scala numerica in genere posizionata sulla ghiera girevole e, in corrispondenza, sulla fascia esterna del quadrante. Mettendo in corrispondenza in un certo modo i numeri, è possibile compiere operazioni quali divisioni, moltiplicazioni, proporzioni e conversioni tra misure. Il regolo calcolatore viene per la prima volta storicamente adottato su orologi da aviatori, in quanto permetteva di calcolare in modo semplice consumi, autonomia e tempi di volo, in epoche in cui la strumentazione di bordo era quasi del tutto inesistente.
RETROGRADO – Prologio dotato di un’indicazione mediante lancetta che, invece di compiere un intero giro di 360° prima di dare inizio ad una nuova misurazione, scorre in avanti su un arco di cerchio e, alla fine, scatta all’indietro per un nuovo inizio di misurazione. Indicazioni retrograde in orologeria le possiamo trovare più frequentemente per i minuti, per la data e per le indicazioni cronografiche.
RIPETIZIONE – Probabilmente la più complessa e costosa delle complicazioni orologiere. Un orologio con ripetizione è in grado di indicare l’ora corrente, a comando, mediante i rintocchi di un gong su tre toni differenti: con un tono si batte il numero delle ore, con un altro quello dei quarti d’ora trascorsi e con il terzo i minuti rimanenti oltre l’ultimo quarto. La “ripetizione a minuti”, così chiamata perchè segnala il tempo con la precisione del minuto, si attiva spostando una slitta posizionata sul fianco della cassa. Quando, invece, i gong segnalano l’ora automaticamente, ad ogni compimento della stessa, l’orologio viene definito con “suoneria al passaggio”.
RISERVA DI CARICA – Indicazione che segnala sul quadrante lo stato di carica della molla all’interno del bariletto. In genere la riserva di carica è segnalata da una lancetta che si muove su un arco di cerchio con le indicazioni del minimo e del massimo della carica.
RODIATURA – Trattamento elettrogalvanico di costo elevato che viene effettuato sull’ottone per migliorarne le caratteristiche di resistenza all’ossidazione e l’estetica.
RUBINI – Elemento essenziale di ogni orologio sono cuscinetti a strisciamento deputati a ridurre l’attrito e l’usura tra i perni in acciaio, su cui girano le ruote del treno degli ingranaggi, ed i ponti di supporto, realizzati in ottone. Si tratta di rubini sintetici dal costo molto basso, il cui numero (purchè superiore a 15 in totale) non influisce nella reale qualità di un movimento. Nel tentativo di ridurre al massimo l’attrito tra perni e rubini, nella zona di contatto viene messo un lubrificante che, al massimo ogni 5-6 anni, andrebbe lavato e sostituito con una revisione del movimento.
RUOTA A COLONNE – Organo in acciaio a forma di piccola torre merlata, in genere posizionato dalla parte opposta del bilanciere, che gestisce e sincronizza tutti i movimenti delle leve di comando di un cronografo.
RUOTE – Elementi fondamentali per trasmettere il moto tra i differenti organi in un movimento meccanico.
RUOTISMO MESSA ALL’ORA – Uno dei sistemi di un movimento meccanico, quello deputato a trasferire il moto dalla corona alle lancette per poter effettuare la messa a punto dell’ora.
SALTARELLO – Orologio in cui l’ora non è visualizzata da una lancetta ma da un numero attraverso una finestrella. Inoltre, come se si trattasse di un datario, allo scadere dell’ora la cifra compie un “salto” (da cui il nome della categoria orologiera) e cambia istantaneamente.
SCALE – Abbinate per lo più ai cronografi, sono stampate sul quadrante e possono essere utilizzate per particolari misurazioni. Le più comuni sono: la scala tachimetrica (indica la velocità media prendendo il tempo sulla percorrenza di un chilometro), la scala di produzione (è identica a quella tachimetrica e può indicare la produzione oraria in catena di montaggio cronometrando una sola operazione completata), la scala telemetrica (sfrutta la differente velocità di propagazione di luce e suono; misurando il tempo trascorso tra i due eventi indica la distanza della fonte) e le scale medicali (misurando il tempo necessario per un certo numero di respiri o pulsazioni cardiache, ne indicano il numero al minuto).
SCAPPAMENTO – Organo deputato a regolare la velocità di rotazione delle ruote del treno degli ingranaggi, lo scappamento è formato da bilanciere, ancora e ruota di scappamento.
SCHELETRATO – Si dice “scheletrato” (o squelette) ogni organo che in orologeria presenti un’apertura effettuata per decoro o per permettere una visione sottostante. Vedere la voce SCHELETRATURA.
SCHELETRATURA – Decoro che prevede la totale riduzione ad una sottile ragnatela della struttura del movimento. La scheletratura si effettua interamente a mano su ponti e platina ed è un’operazione molto delicata e costosa: si tratta di eliminare tutto il metallo superfluo, fino a lasciare esclusivamente una leggera intelaiatura che ancora possa supportare gli organi del movimento.
SDOPPIANTE – Vedi Rattrappante…
SLITTA – Elemento caratteristico degli orologi a ripetizione, posizionato sul fianco della cassa e grazie al quale è possibile attivare a richiesta la suoneria. In genere ha la forma di una mezza punta di freccia.
SMALTO – Decoro colorato che si effettua sul quadrante o sulla cassa.
SPIRALE – Insieme al bilanciere è l’organo più importante per la precisione della marcia di un movimento meccanico. Il compito della spirale è quello di garantire, grazie alla sua elasticità, il ritorno indietro del bilanciere ad ogni oscillazione.
SUBACQUEO – Viene così definito un orologio in grado di sopportare immersioni prolungate sott’acqua. Per poter essere definito tale, la normativa svizzera prevede una lunga serie di prove di impermeabilità, di resistenza, d’uso e di leggibilità del quadrante a cui deve essere sottoposto ogni singolo orologio prodotto. Nel caso di esemplari semplicemente impermeabili, invece, le prove possono anche essere eseguite a campione. La base minima per considerare veramente subacquea una cassa deve prevedere: impermeabilizzazione uguale o superiore a 10 atmosfere, ghiera girevole unidirezionale, anse e cinturino resistenti a trazione, mantenimento dell’impermeabilità anche al forte variare delle temperature, corona resistente agli urti, quadrante leggibile in ogni condizione di luce almeno da 20 cm.
SUONERIA – Capacità di determinati movimenti di emettere impulsi sonori, grazie alla presenza di meccanismi che fanno battere dei martelletti su gong anulari o su campane.
SVEGLIARINO – Nome utilizzato per determinare la categoria degli orologi dotati di sveglia meccanica.
TITANIO – Metallo nobile, dalle elevatissime caratteristiche di resistenza e leggerezza, utilizzato spesso nella meccanica di precisione e, in orologeria, per la costruzione di casse e bracciali.
TONNEAU – Nome con cui viene identificata in orologeria una cassa di forma “a botte”.
TRENO DEGLI INGRANAGGI – E’ la sequenza di ruote dentate che trasmettono, dal bariletto al bilanciere, la forza motrice della molla.
TRIZIO – Uno degli elementi più utilizzati in orologeria per dare luminescenza a indici e lancette.
TURBILLON – Dispositivo brevettato da Abraham-Louis Breguet nel 1801, che permette di compensare gli squilibri del bilanciere rispetto alla forza di gravità ed alla posizione assunta dall’orologio. E’ una realizzazione di altissimo livello, destinata esclusivamente ad orologi molto raffinati e dal costo elevatissimo.
VETRO – In orologeria oggi sono utilizzati tre differenti materiali per la realizzazione del vetro posto a protezione del quadrante: plexiglas, minerale e zaffiro. Il vetro in plexiglas (plastica) ha costi bassissimi, è facilmente sostituibile, ma è piuttosto fragile. Il vetro minerale ha costi e resistenza superiori, ma può rimanere segnato e non può essere lucidato. AIl vetro zaffiro è praticamente inscalfibile ed ha costi elevatissimi, ma comunque può rompersi in caso di forti urti (se ciò accade, si rende anche necessaria la revisione del movimento perchè tende a polverizzarsi).
WATER RESISTANT – Terminologia comune con cui vengono identificati gli orologi impermeabili. Vedi la voce IMPERMEABILITA’ e la nostra sezione sulla RESISTENZA ALL’ACQUA DEGLI OROLOGI
ZIGRINATURA – Sottile serie di scanalature a spigoli vivi, effettuata in genere sulla corona di carica o sulla ghiera girevole per facilitare la presa con i polpastrelli.